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Pesellino, Il.

Pseudonimo di Francesco Di Stefano. Pittore italiano. Nipote di Giuliano Pesello, da cui derivò il soprannome, lavorò nella bottega di Filippo Lippi; sua è la predella della pala per la cappella medicea di Santa Croce, databile intorno agli anni 1442-45. Oggi la predella è conservata in parte agli Uffizi e in parte al Louvre: il Miracolo di Sant'Antonio, il Martirio dei Santi Cosma e Damiano e la Natività si trovano nella galleria fiorentina, San Francesco riceve le stimmate e I Santi Cosma e Damiano curano un ammalato si trovano a Parigi. Vasari ricorda P. soprattutto per i suoi dipinti a figure piccole, destinati a ornamento delle fronti dei cassoni: celebri sono le Storie di Griselda (Bergamo, Accademia Carrara), i Trionfi (Boston, Gardner Museum) e le Storie di Davide (Londra, National Gallery); perdute sono la Spalliera d'animali e le Giostre di cavalli. P. vi raffigurò storie mitologiche, tradizioni bibliche, racconti romanzeschi, con una grazia e un naturalismo narrativo, un'attenzione particolare ai panneggi e con colori brillanti che ne fecero un artista originale del suo tempo, pur ispirato da maestri quali Masaccio, Beato Angelico e Paolo Uccello. Suo capolavoro è la pala della Trinità fra santi (Londra, National Gallery), dipinta per la compagnia della SS. Trinità di Pistoia e iniziata nel 1455; fu terminata da F. Lippi negli anni 1458-60. P. fu anche esperto ed elegante miniaturista (Firenze 1422 circa1457).